Ormai siamo tutti rientrati nei nostri uffici ed abbiamo già oltrepassato il confine immaginario del “primo settembre” che pone virtualmente fine all’estate. Ciononostante, sfidiamo chiunque a sentirsi già da ora carico di energie per affrontare un nuovo anno di duro lavoro: è proprio questa la vera sfida, coniugare vacanze e lavoro.
Vacanze e lavoro è da sempre un binomio che dialoga e litiga allo stesso tempo. Sono due termini strettamente legati poiché senza di uno non potrebbe esistere l’altro, e al contempo estremamente distanti poiché concettualmente all’antitesi. Ma vorremmo proporvi un quesito interessante, che tutti quanti ci siamo posti almeno una volta durante un’intenso periodo di lavoro…
Per chiunque sia di ritorno da un periodo di ferie è fisiologico avere un calo di concentrazione, di attenzione, e quindi di produttività.
È per questo che i datori di lavoro sono portati a pensare che concedere troppe vacanze ai propri dipendenti sia controproducente. Facciamo attenzione, però: qualsiasi lavoro, più o meno qualificato, necessita di pause affinché si possa essere effettivamente produttivi.
Come scrive Phyllis Korkki per il New York Times: “Un crescente corpo di prove dimostra che l’assunzione di pause regolari da compiti mentali migliora la produttività e la creatività – e che saltare le pause può portare a stress e stanchezza.”
Inoltre, è accertato quanto la felicità dei dipendenti sia la chiave della fedeltà aziendale e quindi della loro produttività: i dipendenti felici non migliorano solo le singole aziende, ma l’economia nel suo complesso.
L’eccesso di lavoro porta a carichi di stress, che possono portare alla depressione. Si stima che gli Stati Uniti perdano 23 miliardi di dollari all’anno a causa dell’assenteismo da depressione. Un recente studio, inoltre, condotto da Oxford Economics suggerisce che se gli americani utilizzassero tutti i giorni di ferie che hanno a disposizione l’economia trarrebbe beneficio per diversi miliardi di dollari.
Sembrerebbe quindi che per essere produttivi bisognerebbe fare spesso vacanza, tuttavia torniamo al tema inziale: come affrontare il calo fisiologico del rientro?
Noi di Loading vi proponiamo la nostra personale idea, basata sull’esperienza diretta di questa estate. Secondo noi il miglior modo di affrontare il rientro è “programmarlo”. Ci siamo prodigati moltissimo gli ultimi giorni prima della chiusura estiva affinché al rientro nulla fosse lasciato al caso, preparando mail, impostando tutti i lavori di grafica e i progetti video, ed in generale tutti i lavori commissionati per dopo l’estate. È stato sorprendente come un piccolo sforzo in più all’ultimo respiro ci abbia regalato la serenità necessaria ad affrontare la ripresa.
Settembre è il periodo in cui tutte le aziende programmano, e di conseguenza realtà come le nostre devono far fronte alle molte richieste dei clienti: consigliamo di fare questa programmazione nei mesi precedenti, sia per evitare un intasamento, sia per rendere questi cambiamenti più fluidi e ragionati.
Grazie ad un’attenta programmazione, ora Loading è pronta a partire con vari progetti: tra questi, il progetto di impaginazione grafica per Assocamerestero, che presenterà il nuovo volume coordinato al precedente “Business Atlas”; partiremo con l’ambizioso progetto video per Men in Web, un’azienda molto interessante che vi consigliamo vivamente per la formazione in ambito social, e molti altri progetti video già pianificati per i prossimi mesi che ci porteranno in giro per l’Italia, tra cui l’evento nazionale di leadership di Herbalife Italia.
Ci siamo lasciati così prima delle vacanze, ed ora…
3,2,1… Via, si riparte! Dall’energia di Loading, una buona carica a tutti.
Andrea Bennati